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Relazione

Tre fascicoli in formato oblungo, contenenti ciascuno 12 pagine – 36 pagg. totali

La Serenata risale probabilmente agli anni intorno al 1808. In quell’anno, infatti, la sorella Dominica alla quale la pagina è dedicata andò in sposa a Giovanni Battista Passadore e dal termine madamigella inserito nella dedica autografa si può dedurre che sia stata composta poco prima del matrimonio.

La Serenata si articola in quattro movimenti. Apre un Allegro spiritoso, seguito da un Minuetto andantino amorosamente, da un Adagio non tanto, unione e con anima e da un Rondò, con maestria e grazia. L’avvio dell’ Allegro è di tipo accordale, dunque nello spirito delle serenate di fine Settecento; da notare nel prosieguo il dialogo intenso che Paganini costruisce fra i tre strumenti con un continuo scambio di ruoli fra i due archi e la chitarra. Nell’Adagio (con la curiosa indicazione “Unione con anima”) l’elegante melodia viene espostadai due archi all’unisono il che sembra voler suggerire la concordia matrimoniale fra la sorella Dominica e il futuro marito. Gradevole il Minuetto anch’esso contrassegnato da una indicazione “cortese” (“Amorosamente”); il Rondò ci porta nell’ambito della musica popolare in quanto attinge a una Canzonetta genovese che evidenzia uno degli aspetti fondamentali della produzione musicale paganiniana, il suo debito nei confronti della tradizione folklorica della sua città.

Ai quattro movimenti Paganini ne aggiunse un quinto, Polacca al terzetto, Andantino in Do maggiore, probabilmente con l’intento di sostituire il Rondò o comunque in alternativa ad esso. La Serenata, al di là di certe ingenuità creative dovute ad una fase compositiva ancora giovanile, è interessante per l’organico utilizzato. Non solo, infatti, ha funzione concertante e di sostegno la chitarra che , com’è noto, ha accompagnato tutta la vita Paganini; ma anche la viola è destinata a ricoprire un ruolo non indifferente nella fase più matura dell’artista. Basta ricordare la Sonata per la Gran Viola M.S. 70 che rientra nel novero delle sonate orchestrali e che Paganini compose nel 1834 quando, entrato in possesso di un prezioso strumento Stradivari, decise di impiegarlo in concerto.

Relazioni

Mss. 5632
Quartetto 8° per Violino, Viola, Chitarra e Violoncello M.S.35

Relazione di Mariateresa Dellaborra

Quattro fascicoli in formato oblungo: parti di violino, viola, chitarra e violoncello contenenti 12 pagine – 48 pagg. totali.


Mss. 5635
Quartetto 14° per Violino, Viola, Chitarra e Violoncello M.S.41

Relazione di Mariateresa Dellaborra

Quattro fascicoli in formato oblungo: parti di violino, viola e violoncello contenenti 8 pagine, parte di chitarra contenente 10 pagine – 34 pagg. totali.


Mss. 5577
Napoléon M.S.5

Relazione di Nicole Olivieri

Parte del violino: un fascicolo oblungo contenente 4 pagine; parte della chitarra d’accompagnamento: un fascicolo oblungo contenente 4 pagine – totale 8 pagg.


Mss. 5628
Serenata per Viola, Violoncello e Chitarra M.S.17

Relazione di Nicole Olivieri

Tre fascicoli in formato oblungo, contenenti ciascuno 12 pagine – 36 pagg. totali.


Mss. 5624
Sonata concertata per Chittarra (sic) e Violino, dedicata alla signora Emilia di Negro da Niccolò Paganini M.S. M.S.2

Relazione di Danilo Prefumo

Partitura autografa: un fascicolo oblungo contenente 12 pagine; parte di violino autografa: un fascicolo oblungo contenente 8 pagine; parti di violino e chitarra non autografe: due fascicoli oblunghi, ciascuno di 6 pagine; 32 pagg. totali.


Mss. 5603
Ghiribizzi per Chitarra M.S.43

Relazione di Danilo Prefumo

Un fascicolo oblungo contenente 16 pagine.